Sotto le strade e le case di Todi si nasconde un’altra città, celata nell’ombra e incisa nel mondo sotterraneo. Questa Todi Sotterranea è composta da varie cavità di diverse forme e dimensioni, realizzate dall’uomo nel corso dei secoli e ora in parte aperte all’esplorazione.
La città sotterranea
Con oltre 3 chilometri di tunnel e gallerie, decine di cisterne pre-romane, romane e medievali, centinaia di pozzi di varie epoche e un numero non quantificabile di cantine e altre strutture sotterranee, la città vanta un ricco patrimonio sotterraneo.
Continuo stupore
Nel corso della storia il ricco patrimonio sotterraneo di Todi non ha mai smesso di stupire coloro che vi capitano accidentalmente o coloro che diligentemente cercano di svelarne i segreti. L’attrattiva dell’ignoto è evidente anche nell’Historia Tudertine Civitatis, del XIII secolo, che attribuisce ad Ercole la costruzione della città sopra sette colonne.
Un mondo sotto Todi: la storia
Questo intricato sistema di strutture sotterranee che attraversa la collina, composto da strati di sabbia e ghiaia, è stato creato per deviare l’acqua di superficie verso valle. La funzione principale di questi passaggi sotterranei, infatti, era quella di controllare il flusso dell’acqua e prevenire frane, raggiungendo punti critici in cui l’acqua si accumula nel sottosuolo e allontanandola dai potenziali danni.
Tunnel come sistemi di approvvigionamento idrico
A causa della posizione di Todi su una collina isolata, circondata per chilometri da picchi più bassi, la città non poteva disporre di un acquedotto esterno. Per questo motivo, i tunnel divennero anche un importante sistema di approvvigionamento idrico, con fontane pubbliche che attingevano dai tunnel sotterranei per placare la sete della città, insieme a pozzi che attingevano alle acque sotterranee e numerose cisterne per l’acqua piovana per lo stoccaggio.
Dimenticati e riscoperti
Dopo il completamento dell’acquedotto moderno nel 1925, e man mano che l’acqua corrente raggiungeva tutte le abitazioni nei decenni successivi, i passaggi sotterranei antichi, accuratamente mantenuti e puliti dai lavoratori idrici per secoli, divennero obsoleti e gradualmente dimenticati. L’inerzia del mondo sotterraneo, però, ha protetto per lo più questi spazi dai cambiamenti che sono avvenuti sopra terra, è così sorta una Todi sotterranea con preziosi resti di epoche passate, depositari di storie che attendono di essere decifrate e raccontate di nuovo.
Come visitare Todi Sotterranea
Molte di queste gallerie e spazi sotterranei sono aperti ai visitatori, tra cui le cisterne romane in Piazza del Popolo, le gallerie della Fabbrica della Piana e la Neviera della Valle.
La visita è a cura dell’Associazione Culturale Toward Sky, che da più di 20 anni si impegna per rendere stabilmente visitabile le gallerie della Fabbrica della Piana: un complesso che si sviluppa per circa 600 metri sotto la città di Todi.
Il sotterraneo è visitabile su prenotazione, sotto forma di escursione speleologica: a piccoli gruppi di massimo 10 persone viene fornito un casco munito di torcia elettrica. I partecipanti sono accompagnati da una guida esperta. Per maggiori informazioni potete visitare il sito del comune di Todi.
Se vuoi soggiornare a Todi, puoi prenotare al Fonte Cesia che si trova al centro della città e a pochi passi dalle principali attrazioni.
Credit photo: visitodi.eu
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