La Catacomba di San Faustino, situata nella zona dei Borghi dei Colli Martani, rappresenta un tesoro nascosto dell’Umbria. Questo complesso funerario cristiano sotterraneo, l’unico del suo genere nella regione, risale al IV secolo d.C. ed è una preziosa testimonianza della diffusione del cristianesimo nell’Umbria rurale. Nonostante le sue dimensioni ridotte rispetto alle celebri catacombe romane, conserva un fascino unico che riflette le pratiche funerarie delle comunità cristiane locali tra il IV e il V secolo.
Da catacomba a rifugio: la storia
Scoperta ufficialmente nel 1900, la catacomba era già conosciuta nel XVII secolo come “Grotte di Traiano”. Dopo una serie di scavi intensivi condotti negli anni ’40, il sito è stato liberato dal terreno che lo ricopriva, rivelando una struttura ipogea di grande rilevanza storica. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le gallerie della catacomba vennero utilizzate come rifugi antiaerei. Solo negli anni ’90, ulteriori interventi di restauro hanno permesso di aprire il sito al pubblico, rendendolo accessibile e arricchendolo di nuove scoperte, come una basilica funeraria esterna destinata alle cerimonie cultuali.
Visitare la Catacomba di San Faustino
La catacomba si sviluppa lungo un corridoio principale di circa 22 metri che penetra la collina, da cui si diramano quattro gallerie laterali. Le pareti di questi cunicoli presentano file di loculi sovrapposti di varie dimensioni, sigillati con tegoloni di terracotta o marmo. Questi loculi erano destinati prevalentemente alla sepoltura della popolazione rurale locale, molti dei quali analfabeti, come dimostrato dall’assenza di iscrizioni funerarie. Interessante è la presenza di piccoli loculi per bambini, testimonianza dell’uso diffuso e collettivo della catacomba da parte della comunità.
La Catacomba di Villa San Faustino è visitabile solo su prenotazione, visitando il sito del comune di Massa Martana. La visita offre un viaggio mistico attraverso il tempo, nel cuore della campagna umbra. Il sito, legato anche alla memoria di San Faustino, le cui reliquie furono ritrovate nel 1948 nell’abbazia omonima poco distante, rappresenta una tappa fondamentale per chi desidera esplorare le radici cristiane e storiche di questa regione.
Oltra la catacomba
Oltre alla catacomba, sono state rinvenute le tracce di un edificio ad aula unica, probabilmente legato alla stessa struttura ipogea. Quest’ultimo, con il pavimento occupato da numerose sepolture, include una tomba monumentale con arcosolio situata nell’area absidale, a testimonianza dell’importanza del sito. Reperti come lucerne e frammenti di ceramica trovati sia nella catacomba che nella basilica confermano la contemporaneità di questi due luoghi sacri.
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