Stagione di Prosa 2019/2020 al Teatro Comunale di Todi
24 Novembre 2019 ore 21
L’Anfitrione
di Sergio Pierattini
Il tradimento più perfido ed ambiguo che si conosca, il desiderio folle di Giove, che pur potendo godere di esperienze divine, desidera un essere umano ed un piacere umano; e prende le sembianze di Anfitrione per persuadere la fedele moglie che, inconsapevole, gli si concede in una notte che sembra non finire mai, in quanto prolungata da Giove per goderne con la bella mortale.
Una commedia classica rivisitata in molteplici chiavi di lettura quella dell’Anfitrione, di cui anche Sergio Pierattini ricalca la struttura, l’ambientazione all’esterno, in un cortile anonimo, e il tema del doppio, dell’inganno e del rapporto con noi stessi e le nostre paure.
Il dio, interpretabile come una parte profonda e remota di noi stessi, la parte migliore e più nascosta o la parte più oscura e demoniaca, si manifesta per prendersi il tesoro più prezioso che abbiamo, mentre il nostro “io” a noi più “noto” è impegnato a guerreggiare e a farsi bello delle sue vittorie.
Nell’Anfitrione moderno, il protagonista è un dilettante populista, che con la sua formazione politica al debutto ha battuto gli avversari trionfando alle recenti elezioni. La dolce Alcmena, prossima First Lady, si è tramutata in un’insegnante di scuola media.
Sono stati gli dèi, incuranti dello scetticismo che li circonda dalla fine del mondo classico, a far vincere le elezioni a Presidente del Consiglio al candidato più assurdo, che non sa destreggiarsi tra le sue mansioni, approfittando della sua assenza per ingannare Alcmena.
I protagonisti si sdoppiano: ci sono due Anfitrione, uno volgare ed arrogante ed uno gentile ed affascinante interpretato da Giove. Allo stesso tempo si alternano due Alcmena, una bella e sensuale alle prese con Giove trasformatosi nel marito, e l’altra isterica, vittima della negligenza del marito.
Verità e finzione, intesi e malintesi si alternano nel creare situazioni bizzarre e grottesche che fanno da specchio agli stimoli e le inquietudini del presente in cui viviamo.
Regia Filippo Dini
con Gigio Alberti, Barbora Bobulova, Antonio Catania, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Valeria Angelozzi
Produzione La Pirandelliana
in coproduzione con la compagnia Fondazione Teatro della Toscana
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