Si tratta della processione più antica dell’Umbria e probabilmente di una delle manifestazioni più datate di tutta la regione: attraverso documenti storici è stato possibile ricostruirne almeno in parte le origini, collocandone la nascita nell’Alto Medioevo. Nello stupendo borgo di Trevi, da secoli, la sera del 27 gennaio, va in scena la Processione dell’Illuminata o di Sant’Emiliano. Per celebrare il Patrono della città, appunto Sant’Emiliano Vescovo di Trevi (la ricorrenza è il 28 gennaio), la statua del Santo viene portata in processione per le vie del centro, preceduta dai labari, dai “cerei” o ceri e dal gonfalone. I cerei sono degli apparati che nell’antichità riportavano i simboli delle arti e delle corporazioni cittadine e che oggi sono caratterizzati invece dai loghi delle associazioni e delle attività commerciali e produttive che sostengono l’evento. In origine erano composti da ceri o candele ciascuno dei quali presentava l’emblema della realtà che aveva offerto la cera: un elemento non da poco visto che illuminare il corteo prima dell’avvento della luce elettrica era particolarmente difficoltoso – a disposizione c’erano solo lucerne e appunto candele – e anche costoso, visto l’elevato prezzo della cera. L’aspetto della luce tuttavia, già nell’antichità era particolarmente curato, tutto il percorso veniva illuminato in modo importante e risaltava fortemente rispetto all’illuminazione notturna del tempo che era minima o addirittura inesistente. Da qui l’appellativo di Processione dell’Illuminata. Oggi l’antica suggestione luminosa viene riprodotta per mezzo dell’utilizzo di fiaccole.
L’evento
Secondo la tradizione la processione inizia alle 18,30 ed ha come protagonista la statua del Santo Patrono, Sant’Emiliano, che sfila preceduta appunto dai labari, dai cerei e dal gonfalone. In processione vengono portate anche le poche reliquie rimaste del Santo. Sia l’ordine con cui i vari elementi vengono disposti in corteo, che il percorso intrapreso, sono gli stessi da secoli, anche se negli anni è capitato, per necessità contingenti, di dover apportare piccole modifiche e adattamenti. La Processione dell’Illuminata di Trevi è, da sempre, una manifestazione di grande attrattiva, a livello regionale e non solo, e per la sua importanza storica richiama studiosi anche dall’estero. Come spiega la Pro Trevi sul suo sito, la processione parte dalla chiesa di Sant’Emiliano, percorre poi via della Rocca, via Carlo Amici, Piazza Mazzini, via Roma fino all’antica “porta del Lago”, quindi prosegue a sinistra, all’interno delle antiche mura, per Via Lucarini, Via Cavour, Via Dogali, Via Natalucci, Via Marconi, Piazza Mazzini, Via Riccardi e quindi rientra in chiesa. Un altro elemento importante della Processione dell’Illuminata sono le arance. Nel passato questi agrumi erano molto rari e pregiati e quindi anche costosi, e per Sant’Emiliano, la città era interessata da una grande fiera in cui era possibile trovare anche arance in abbondanza. Ancora oggi, la sera della processione e per la festa del Patrono, il giorno successivo, la città si anima anche di bancarelle di arance e questi frutti vengono utilizzati, nell’ambito di composizioni floreali, per decorare vie e negozi.
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